mercoledì 16 maggio 2012

MOMENTO DI SERIETÀ


Recentemente mi è capitato di confrontarmi con un amico ingegnere sui temi della Moda.
Cercando un vano modo per fargli cogliere il valore che essa ha nella mia vita e in quella di tanti altri, altri che come me vedono la moda al di la della sua connotazione superficiale ma le attribuiscono un valore pari a quello di qualsiasi altra forma artistico-espressiva.

Ho scoperto, durante questo colloquio animato, che purtroppo anche persone di cultura, leggono la moda come una "cosa" inutile e finalizzata a soddisfare canoni estetici irrazionali ed esigenze di mercato.

Da questo confronto ho capito l'importanza per chi vive la Moda di render chiaro e diffondere un messaggio diverso.

1) Arte:

Partiamo da un'analisi semplicistica, ma essenziale,
del termine arte per creare delle sinapsi necessarie alla dimostrazione di cio che vogliamo argomentare.
Tutti, per Arte, intendiamo capolavori di estro geniale venuti alla luce da grandi menti del passato ed in linea di massima universalmente condivise dai più, attraverso uso di grandi tecniche espressive quali: pittura scultura, musica e in generale letteratura.

Ma prima di esser "opera d'arte" un elemento diventa espressione di un concetto, un'idea, una passione, un'emozione.
L'arte è una chiave espressiva dell'intimo dell'artista che trova sfogo naturale sulle tele, sulle pagine bianche di un blocco notes.
Esprimere un dato, sia esso oggettivo che soggettivo, è la chiave che porta l'artista a reagire al mondo in modo alternativo ed efficace ma spesso non efficiente (interpretazione )
La Moda (non a caso uso la maiuscola) è espressione di uno stilista dei soggetti che in quel momento popolano le strade, è un'immagine antropologica della società che lo circonda, l'alfabeto che permette di leggere il mondo attraverso schemi interpretativi visivi, chiari messaggi di appartenenza sociale a gruppi precisi, o antitesi con altri.
Essa quindi vuole dar voce all'ésprit de l'art di chi le crea e alla socialità di chi le indossa.
È un mezzo di comunicazione inconscio che raccoglie le istanze di chi le indossa rendendole palesi ai più.

2) Indossare

La maggior parte delle persone è convinta che non abbia importanza la Moda in nessuna sua declinazione
"metto un jeans qualsiasi con una maglietta qualsiasi" senza pensare che 10 anni prima o solo pochi mesi fa quella frase non avrebbe contemplato quegli indumenti che ora sono di moda e che le masse indossano...
Massificazione della moda, omologazione, Percepirsi uguali alle masse hanno fatto della Moda una moda, al punto che chi vive un aspetto creativo ha la missione di preparare i più a ciò che fra qualche mese ed anno indosseranno anche loro dicendo che erano le prime cose trovate nell'armadio.
All Stars simbolo di una determinata categoria di alternativi oggi sono state declinate in sneakers che i "fighetti" universitari indossano quotidianamente per poter esser definiti trendy ma anticonformisti.
Cosi come le Superga ritornate magicamente dagli anni 80 per soddisfare le esigenze di un new vintage che fa "figo".
Tragico per chi crede uno po’ nella Moda come diceva Wilde:" “Fashion is what one wears oneself. What is unfashionable is what other people wear.” come espressione.
"Indossare un maglioncino infeltrito convinti di essere fuori dalla proposta della moda"( “diavolo veste prada”) passata come la battuta acida di un film vuole far sottolineare l'importanza di una consapevolezza dei più su cosa si tiene nell'armadio.

Ovvio che un'esprimersi "al di fuori" della moda non voglia dire pero essere delle galline convinte che Moda sia solo griffe, poiché ciò sarebbe altresì tremendamente riduttivo e ridicolo.
Crediamo in una forma di Moda come arte e quindi della sua necessità di esprimere idee e concetti attraverso capi che non necessariamente siano griffati. Anzi a mio viso spesso gli oggetti di griffe viaggiano lontano dalle sponde di un'isola Moda per approdare necessariamente nel mondo di un absolutus.

Un banale "a me piace" quindi lo indosso ci può stare molto più di un “lo indosso perche é fashion”!!!
Vuol dire non aver capacità critica, sminuire il valore artistico/storico di un oggetto (come purtroppo accade con la Birkin di Hermes e le universitarie che la usano modello zainetto perche rubata dall'armadio di mamma senza sapere che hanno tra le mani un pezzo esclusivo di storia della moda.... come appendere un Caravaggio nel bagno di casa)
Non avere il minimo senso del termine stesso fashion...
Non é la griffe che rende un outfit fashion ma cio che si vuole esprimere al di la di un marchio...
Far Moda é come esser un artista con la sua tavolozza che dipinge sulla tela del suo corpo un outfit che esprime l'animo del momento la sua creatività e la sua voglia di esser diverso dagli altri unico e possibilmente inimitabile. Ciò caratterizza i veri amanti della Moda da tutti coloro che comprano una borsa Gucci o Prada per poi andare in discoteca (ridicolo!)
Credere nei canoni estetici e di colore, come in un quadro, i giochi cromatici e di tessuto, sono vitali per il completamento del proprio ego per evitare che al primo specchio ci arrivino dei pezzi di vetro.
Il vetro di tutti coloro i quali non posso cogliere questa tensione artistica nella Moda ma per fortuna ne coglieranno la diversità dalla moda, permettendoci cosi ,anche attraverso una risata (tanto si sa che "Risus abundat in ore stultorum") di arrivare ad un piano diverso...e che quella ilarità in realtà non farà altro che stimolare la nostra creatività consci che un domani vedremo loro vestiti dello stesso capo di cui ridevan tanto.

Ci dobbiamo sentire come dei moderni Picasso o Dalí ancora purtroppo incompresi da un mondo che vede la superficialità della moda e non la grazie ed eleganza, l'arte e l'idea che esprimiamo nella Moda.
......

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